Scandalo FiveM: Take‑Two invia investigatori privati contro i modder italiani

18 Luglio 2025  |  EscapeService

“Take‑Two ha condotto un’azione senza precedenti contro la community italiana di FiveM.”

1. Il blitz segreto

Nel novembre 2015, Take‑Two Interactive ha incaricato investigatori privati di bussare alle porte di modder negli USA e in Italia, accusandoli di facilitare la pirateria tramite FiveM, una mod che permette la creazione di server multiplayer privati per GTA V, bypassando il sistema ufficiale di Rockstar.

Questo episodio fa parte di una più ampia strategia legale e tecnica di Take‑Two per proteggere i propri asset, soprattutto dopo il successo globale di FiveM, che conta oggi milioni di utenti attivi e server non ufficiali con economie digitali proprie.

2. Dettagli emersi

  • Visite a domicilio: due investigatori hanno effettuato incontri legali con i modder italiani, esaminando codice sorgente e documentazione tecnica (Everyeye.it).
  • Pressione verbale: la richiesta esplicita era la cessazione immediata dello sviluppo e della distribuzione di mod non autorizzate, senza passare per vie legali formali.
  • Sequestro forense: Take‑Two ha ritirato copie di codice per analisi interna, nella speranza di identificare e prevenire altre modifiche potenzialmente illegali.
  • Parallelismi internazionali: simili azioni sono state intraprese in altri Paesi, come Francia e Germania, evidenziando un approccio globale.

3. Reazioni della community

I forum italiani, subreddit dedicati e community Discord si sono mobilitati immediatamente:

“Un attacco diretto alla creatività degli sviluppatori indipendenti: FiveM non è pirateria, è innovazione.” – u/GTAItaliaRPG

A conferma della forte mobilitazione, oltre 5.000 utenti hanno firmato una petizione su Change.org chiedendo maggiore trasparenza e un dialogo aperto tra publisher e modder.

Inoltre, alcune community hanno organizzato raccolte fondi per sostenere spese legali e iniziative di sensibilizzazione sul valore culturale del modding.

4. Implicazioni legali

Secondo l’avvocato esperto in diritto digitale M. Rossi, questo blitz apre la strada a possibili cause lampo e ordini di cessazione che potrebbero rapidamente mettere offline server non autorizzati, con possibili:

- Chiusura coatta di server privati e non ufficiali
- Sanzioni pecuniarie per sviluppatori e hosting
- Risarcimenti multimilionari per danni all’immagine e alle vendite

Interessante notare che Take‑Two ha adottato negli ultimi anni una politica più aggressiva rispetto ad altri publisher, anche tramite accordi con piattaforme di hosting e provider di servizi internet.

5. La risposta dei modder

I team italiani dietro i progetti FiveM hanno costituito un fondo legale collettivo per sostenere le spese giudiziarie e stanno esplorando forme di collaborazione formale con Rockstar, con l’obiettivo di un possibile accordo di licenza ufficiale.

Molti server hanno già iniziato la migrazione verso soluzioni open-source alternative, come RedM per Red Dead Redemption, e modding tools più aperti che rispettano i termini di utilizzo.

Sul fronte tecnico, gli sviluppatori stanno migliorando la sicurezza e l’obfuscation del codice per resistere meglio a interventi legali e tecnici, continuando a garantire una community attiva e vivace.

6. Conclusioni

Questo caso rappresenta un precedente significativo che potrebbe ridefinire i confini tra modding e proprietà intellettuale nel gaming. La comunità italiana di FiveM, così come quella globale, è chiamata a seguire con attenzione i prossimi sviluppi, perché da questa battaglia dipenderà il futuro delle modifiche indipendenti in GTA V e oltre.

Restate con noi per aggiornamenti e analisi approfondite su questa vicenda in evoluzione.

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